Esiste Dario Bressanini, può piacere o non piacere, e su questo io non discuto. Ad ogni modo a me leggere Bressanini piace da morire.
Non tutto per carità e non tutti gli articoli che compaiono sul suo blog “Scienza in cucina” li trovo interessanti ma è più una questione di pigrizia mia che un problema del divulgatore.
Lo leggevo spesso quando frequentavo la biblioteca nelle ultime pagine delle Scienze. Mi pare fosse suo un interessante articolo su geni e memi il cui ricordo uso spesso nel lavoro. Ma forse la mia memoria mi inganna e l’articolo condivideva con Bressanini soltanto la posizione nella rivista.
Comunque, il libro vi rivelerà tantissimo sulla carne e farà in modo che non dobbiate più trovarvi dei pezzi di cuoio sul piatto, che il vostro arrosto sia asciutto e che cuocere la carne e soprattutto farla mangiare a chi vi sta intorno diventi un affare complesso.
Toglie poesia che dire al cucitore, a mio padre o mio zio che si dice “hanno la mano e l’occhio” per cuocere bistecche o costolette di maiale sopra alle braci o quarti di capretti nel forno. Bressanini rende tutti capaci di cuocere la carne a dovere.
Dovete però essere disposti a mettere in dubbio quanto avete fatto fino ad adesso, dovete voler capire cosa succede e magari essere disposti a imparare un po’ di chimica.
Poi sentirete che roba!
La scienza della carne
Dario Bressanini
Gribaudo, 2016
ISBN 9788858016022