Benigni in quello che è stato il suo film di passaggio da ciò che era prima a ciò che è adesso fa questo indovinello: “Se fai il mio nome non ci sono più. Chi sono io?” e la risposta è: Il silenzio.
Io nello scrivere questa ricetta mi trovo davanti ad un dilemma simile ovvero se penso al sapore è evidente la differenza tra questa salsa e il ketchup, se scrivo la ricetta mi pare di ripetere quasi la stessa ricetta del ketchup e mi sparisce il barbecue.
Mi piace questa salsa? Molto e in maniera abbondante, molto più dell’altra sicuramente. Ma non la faccio altrettanto spesso perché soltanto con me ha una relazione privilegiata, gli altri in casa la disdegnano e forse la disprezzano. L’altro maschietto perché è piccante, mia moglie chissà perché. Però è facilissima.
Va bene con ogni carne grigliata o cotta in forno in maniera così cara a noi cowboy (son sempre stato con gli indiani) e anche con le cotture in padella scariche di grassi e cariche di temperatura.
- 300 grammi di salsa di pomodoro
- 20 grammi di concentrato
- 100 grammi di cipolla
- 2 spicchi di aglio
- 3 cucchiai di aceto di vino bianco
- mezzo bicchiere di acqua
- 50 grammi di zucchero di canna grezzo
- 1 cucchiaio di senape
- peperoncino secondo i gusti
- 1 cucchiaio di paprika meglio se affumicata
- due spruzzi di salsa Worcestershire
- sale e pepe
Mettere tutti gli ingredienti, escluso il sale, a cuocere in un contenitore adatto.
Cipolla e aglio tritati finemente.
Lasciate cuocere a fuoco basso per almeno mezz’ora o quaranta minuti poi filtrate attraverso un colino a maglie fitte. Evitate di frullare tutto e premere quello che rimane nel colino con delicatezza.
Regolate di sale e pepe, se volete aggiustate anche di piccante magari con del tabasco che darà forza anche alla parte acida, e conservate in frigo.