Gli gnudi non sono altro, con leggere modifiche, il ripieno dei ravioli lasciato libero dall’involucro di pasta.
Allora visto che gli manca il vestito, la giubba, sono nudi. Gnudi appunto e ne parlavo assieme ai fegatini alla salvia.
In casa mia si facevano sempre, mia madre li faceva sempre, e ad un certo punto sono spariti. Ma io so dove sono andati.
Son finiti sotto la besciamella e il formaggio grattugiato, gratinati in forno come metà della roba che passava in quegli anni da casa mia. Moriva pasticciata e gratinata come gli gnocchi.
Muoino nel burro e salvia con un filo appena di parmigiano ma anche senza. Poi potete farli in ogni modo anche col cinghiale, ma date retta a me che burro e salvia sono meglio in assoluto.
- Come fare il burro e salvia non ve lo spiego
- 600 grammi di spinaci freschi
- 500 grammi di ricotta vaccina
- 60 grammi di parmigiano grattugiato
- 2 uova
- sale
- pepe
- noce moscata
- farina 00
La sera prima lessare gli spinaci privati delle costole centrali in acqua salata, lasciarli raffreddare dopo averli scolati. Una volta freddi strizzateli bene parecchio e riponeteli in frigo coperti.
Mettete la ricotta in un colino e lasciatela sgocciolare tutta la notte in frigo. Deve perdere tutta l’acqua e asciugarsi.
Il giorno in cui mangerete queste delizie:
Tritate fini gli spinaci con la mezzaluna o il coltello, non fate una pappa col cutter.
Unite tutti gli ingredienti esclusa la farina e uniteli bene aiutandovi con una forchetta.
In un pentolino con dell’acqua bollente a fuoco medio basso provate a cuocere una noce di impasto. Se regge bene altrimenti aggiungete poca farina e riprovate. Fate attenzione che se mettete troppa farina diventano dei sassi.
Infarinate le mani e fate delle palle grosse poco più di una pallina da golf.
Infarinatele e mettetele da parte.
Cuocetele in acqua bollente salata fin quando non vengono a galla.
Potete congelarli,