Non è che la faccio abitualmente però mi serviva, era l’elemento più funzionale ai miei scopi e così l’ho preparata. A Febbraio di pomodori? Già il mio supermercato ne è fornito (come il vostro).
Non le ho dedicato molto tempo ma mentre la facevo mi palleggiavo tra cucina e camera di mio figlio per seguirlo mentre faceva i compiti.
Non uso molte marmellate, mi piacciono sui dolci e a volte con formaggi, quando la gente mi parla della bontà del pane con burro e marmellate o confetture ho conati di vomito, quando la gente mi rompe le scatole sul fatto che le marmellate sono di agrumi e le confetture di tutto il resto mi annoio profondamente.
Le marmellate e le confetture sono momenti sporadici della mia vita. Legate ad un bisogno nel quale sono comprimarie e raramente protagoniste. Anche nella crostata di marmellata la protagonista è la frolla.
Soltanto un ricordo ho bello della confettura. Io e la mia ragazza bloccati in tenda da un nubifragio sotto la Marmolada a mangiare fette di salame industriale con un po’ di marmellata di fichi fatta da sua madre.
Quasi dimenticavo. La marmellata (voluto) di ciliegie è quanto di più cattivo esista.
- 400 grammi di pomodori rossi, i più acidi che trovate
- 100 grammi di zucchero di canna grezzo
- 1 cucchiaio di aceto di vino bianco
- 1 limone
Frullate i pomodorini e poi passateli al setaccio.
Mettete a bollire il liquido ottenuto assieme allo zucchero, metà limone spremuto e all’aceto.
Continuate a cuocere fin quando non si dimezza la quantità e si addensa.
A quel punto spegnere e lasciar raffreddare in frigo coperto.
Quando è freddo regolare l’acidità aggiungendo piccole gocce di limone.
A me serviva ben acido.
Si conserva in frigo coperto per tre o quattro giorni.