Diciamo così, a me il gin non piace troppo (e l’ho già detto) ma mi attira. È un po’ la mia innata attrazione per quanto mi respinge. Sempre avuta.
Perché non sono io che tengo lontano il gin, è lui che in qualche modo fugge da me. Comunque ne avevo una bottiglia in casa. Un ottimo Monkey 47 dalle note amarognole e fortemente erbacee (comprato per imitare Romito).
Era un poco che mi frullava nella testa questa idea e forse non è stato il periodo più opportuno; sarebbe stato meglio un poco più di freddo fuori. Comunque il piatto è venuto fuori molto interessante e ha riscosso un buon successo tra i commensali.
C’è da dire perché erborino e perché il formaggio di capra. Il primo per le sue note sapide e intense che andassero a sostenere il gin, il secondo per l’acidità e la pulizia della bocca. Almeno così era nella mia testa.
- 240 grammi di riso carnali o vialone nano
- 1 cipolla bianca (io ce l’avevo solo rossa e nella foto si vede mannaggia)
- 1 bicchiere di gin (in questo caso il Monkey 47)
- 3 cucchiai di formaggio blu (ho utilizzato in questo caso il Blu di Corzano e Paterno)
- 2 cucchiai di caprino fresco (quello da poco della grande distribuzione)
- 1 noce di burro
- pepe
- sale
Tagliare finemente la cipolla e tostarla con la noce di burro.
Aggiungere il riso e tostare a fuoco leggero per non far prendere colore alla cipolla.
Quando il riso comincia a cantare alzare il fuoco e sfumare con più della metà del gin. Far evaporare e portare a cottura con acqua bollente e salata leggermente aggiungendo quasi tutto il formaggio erborinato a due minuti dalla cottura.
A fuoco spento aggiungere un cucchiaio o due di gin fiammeggiato e mantecare con i formaggi rimasti e con un pizzico di pepe.
E il resto del gin? Mischiatelo a dell’ottima acqua tonica ghiacciata