Io l’ho sempre detto, i dolci non fanno per me anche se ne mangio. Mai li mangio con l’acquolina alla bocca, raramente almeno, e mai ne sento il bisogno.
È mia moglie che vuole fare queste cose e che ha la pazienza, lei mente matematica e tecnica da astro-fisico mancato, di fare proporzioni e calcoli che hanno sempre un’unica formula d’inizio: “Raddoppiamo la dose?”
È una ricetta belga datale da una collega di lavoro, un’altra mente logica sposata con un nutrizionista. Si chiamano gallette, difatti, questi biscotti e anche al sapore si sente la bassa percentuale di zucchero, ma sono buonissimi per colazione e per ogni ora del giorno.
Ps. Cercando quale potesse essere il nome originale di questi biscotti trovo tantissime ricette praticamente identiche. Mah
Per produrre almeno 6 teglie di biscotti di circa 5 centimetri di diametro:
- 400 grammi di farina 00
- 240 grammi di burro
- 2 cucchiai di lievito istantaneo per dolci
- 200 grammi di gocce di cioccolato fondente
- 160 grammi di nocciole già sgusciate e private della pellicina
- 140 grammi di zucchero
- 4 cucchiai di cacao amaro
- 1 presa di sale
- latte
Un’avvertenza: avevamo soltanto la metà dose di gocce di cioccolato fondente che abbiamo integrato con 100 grammi di gocce al latte. E io sono stato contento che altrimenti tutto quell’amaro, che mi piace in Lopriore e Parini ma anche nel Fernet, mi annoia.
Lavorare il burro a temperatura ambiente con lo sbattitore fino a ridurlo ad una crema morbida e gonfia.
Aggiungere lo zucchero e poi la farina setacciata assieme al cacao e al lievito. Aggiungete la presa di sale e aiutandovi con qualche cucchiaio di latte date forma ad una crema morbida ma soda adatta ad essere inserita in un sac a poche.
Tritate velocemente le nocciole nel cutter e aggiungetele al composto assieme alle gocce di cioccolato.
Riempite la sac a poche e fate, su una teglia coperta di carta da forno, dei biscotti di circa cinque centimetri di diametro e meno di uno d’altezza.
Infornate a 180° per circa 20 minuti. Ci vorrà meno in realtà, dopo 15/16 minuti li avevamo già tolti.
Basta poco a far prendere al cacao l’idea del bruciato.