Fare le zuppe è ripetitivo e le zuppe, meglio le creme o le vellutate è una rottura di scatole. Buone per carità ma che noia immonda.
L’unico modo per salvarle è fare dei crostini che diano il senso del peccato, come le vecchie suore nere di Guccini, dei crostini che entrino in contrasto con queste zuppine calde e confortanti in inverno e bollenti e inappropriate in estate (ma quando le chiedono le chiedono) e vi facciano dire: “Visto!”
Visto che? Visto che le zuppine son pure e caste nonostante il burro e che queste cose croccanti e cariche di peccato ci piacciono tanto?
Ecco, qui troverete il grasso maiale e l’aromatica cipolla lasciata cruda e tagliata molto fine (senza ridurla a purea). Dopo, con mia moglie, ci siamo baciati con passione e abbiamo insegnato ai bambini a fare la concchetta per sentire se il fiato puzza. Hanno detto di si, che puzzava di cipolla.
- 2 salsicce
- 1/4 di cipolla rossa
- 1 chiara d’uovo
- pane in cassetta
Tagliare la cipolla finemente, in piccolissimi cubetti. Non riducetela a purea che altrimenti diventa molto invasiva.
Impastatela assieme alle salsicce per bene.
Sbattete la chiara quasi a neve, in ogni caso dovete rompere i legami che la fanno restare moccicosa.
Spennellate il pane in cassetta, solo le parti che toccheranno la salsiccia, e poi formate dei tramezzini mettendo uno strato di mezzo centimetro di salsiccia tra due strati di pane.
Ungete lo strato esterno leggermente e infornate a 200° stringendo i tramezzini tra due placche leggermente unte.
Quando saranno cotti lasciateli raffreddare brevemente poi rifilate del bordo (che trangugerete lesti) e tagliate a cubetti.