provato a pranzo a Giugno 2016
In quell’arco di colline che precede la Valtiberina venendo da Arezzo ci sono molti piccoli borghi incantevoli.
Citerna è uno di questi arroccato a poca distanza da Monterchi e da quella splendida Madonna del Parto dipinta da Piero della Francesca.
Capito li per caso di ritorno da uno dei miei tradimenti che, in questo periodo, perpetro ai danni della mia famiglia (e che tra breve racconterò) e decido di provare a dar retta ad uno di quegli amici che mi dice che li si mangia bene, che il luogo (il ristorante) è incantevole.
Gli do retta anche se in un mondo perfetto lui non parlerebbe di questi argomenti allo stesso modo con cui io dovrei tacere delle sue passioni; lo faccio per dare corpo ad un mio segreto gesto di avvicinamento a lui dopo un po’ che non vogliamo trovare tempo per dirci due parole.
Ed effettivamente il luogo è molto carino e il fuori è suggestivo sotto un camminamento coperto pieno di sculture incastonate nel muro e dall’altra parte archi che danno sulla splendida vallata al di sotto… però il pavimento in catrame sconnesso su cui poggiano tavoli e sedie di ferro è orrido e squalificante.
La giornata è tremendamente calda e dalla piccola ma sufficiente carta dei vini, che purtroppo ha molte etichette segnate come assenti, scelgo una birra rossa di Giovanni Ridolfi con una bella persistenza ed una piacevole dose di amaro che a fine pasto fa sentire tutti i suoi 7 gradi.
Il pane è di discreta fattura anche se c’è stato qualche ritardo nel servizio.
Nella carta può trovare soddisfazione chiunque carnivori e non. Come primo piatto scelgo i Tagliolini con ragù bianco di coniglio che mi vengono serviti abbondanti e netti nel sapore, carichi di umori depositati sul fondo del piatto e che vanno recuperati prima di iniziare a mangiare. Le uniche cose che mi hanno lasciato perplesso sono le dimensioni della pasta più vicina ad una tagliatella che un tagliolino e il trito di erbe messo con generosità su pasta e piatto che ho trovato superflue e, in ogni caso, con un sapore piuttosto stanco.
A seguire, e concludere, il Capocollo di maiale alla griglia con salsa alle erbe aromatiche e limone viene servito in dosi più che adeguate ma con una cottura forse leggermente troppo prolungata che non aiuta a valorizzare il sapore particolare e soprattutto la consistenza grassa. Il maiale in se è buono e la salsa non svolge nessun ruolo portando con se una nota aromatica che è troppo leggera.
Ecco, se proprio vogliamo fare un appunto è quello di fare più attenzione ai tavoli e di essere più puntuali nel riportare forchette e portare il pane. Ma la distribuzione dei tavoli in esterno non favorisce la cosa.
Osteria Le Civette
Via degli Steccati 1, Camminamento Medioevale
Citerna, PG
email: info@osterialecivette.it
tel: 075 7828323
http://www.osterialecivette.it