Avanza sempre qualcosa di qualunque pranzo o cena perché in ogni filosofia tramandata da nonne ansiose e madri simili alle nonne “quello che non avanza non basta”. E anche mia moglie fa parte della stessa tribù.
Vieni allontanato dalla casa degli avi, assieme alla tua famiglia, dopo una cena di quelle che si fanno per dovere e anche, poi, per piacere. Te ne vai e sei costretto a portarti via almeno la metà degli avanzi.
“Che porti via?” chiede mia madre e tu dici nulla perché hai mangiato fino ad esplodere e soltanto il pensiero di avere dietro altre tonnellate di quanto hai mangiato ti fa venire i sensi di stomaco. “Dai… che volete?” e a questa insistenza rispondo sempre di chiedere a mia moglie e ti prepari a trasportare una busta grande di avanzi a casa. Già la tua testa ti proietta al giorno dopo quando li mangerai.
Allora lasci tutto in frigo con l’idea di dimenticartene fino a quando non è troppo tardi ma la tua etica e la tua storia ti impediscono di volare tutto nella pattumiera. Torni dal lavoro e guardi e decidi sul che fare. E a volte la sorte è benevola.
- Mezzo coniglio avanzato (se cotto con il vino bianco è meglio) ma va bene anche cotto al forno.
- Fagiolini lessi avanzati
- 1 cucchiaio di scorza di limone candito
- olio
- aceto di vino bianco
- mezzo cucchiaino di senape francese piccante
- sale e pepe
Separate la carne del coniglio dalle ossa facendo attenzione ad eliminare tutte le ossa e le cartilagini e a mondare dai pezzettini di osso che possono essersi creati al momento della porzionatura.
Tagliatela a pezzettini adatti ad accompagnare i fagiolini.
Fare un’emulsione con olio, aceto di vino bianco e senape, poco sale e pepe.
Amalgamare delicatamente le polpe con i legumi e condire con l’emulsione.
Aggiungere il limone candito.
Preparatelo due o tre ore prima di metterlo in tavola e servitelo a temperatura ambiente.