Ripensavo al capitolo sulla stratificazione del bel libro di Niko Romito.
Però non avevo tempo di improvvisare quanto viene descritto da lui, non avevo (e non ho) la tecnica e neppure gli strumenti.
Domenica pomeriggio domestico e quelle due salsicce giacevano sconsolate in frigo assieme a quattro porri dal venerdì.
Mi ci rivedevo.
Ero pronto a sporcare molto come mia moglie era pronta a stare tutto il giorno sul divano a leggere le guide della Lonly Planet e mio figlio era pronto a stare tutto il giorno sul tappeto a far rincorrere macchinine e dinosauri.
Impegni di lavoro pressanti per la settimana dopo ma era domenica, la mia domenica e cavolo il computer sarebbe rimasto spento.
- 300 grammi di pasta
- 4 grossi porri
- 2 salsicce
- 1 noce di burro
- sale
- pepe
- olio per friggere
- farina 00
Pulire i porri tenendo anche la parte verde più tenera.
Separare le parti bianche dal resto del porro e prendere gli strati più esterni, diciamo i primi 5 da ognuno. Tagliarli a striscioline e metterli da parte.
Tritare tutto il bianco e un verde e metterli a cuocere coperti a fuoco bassissimo assieme al burro e ad una presa di sale. Portare avanti la cottura il più a lungo possibile.
Si trasformeranno in una pasta morbida. Regolatela di sale rimanendo un poco scarichi che dopo c’è la salsiccia.
Tritare il porro rimanente e metterlo a cuocere, partendo da freddo, nella pentola in cui metterete anche la pasta. Salate l’acqua fin da subito.
Quando questi porri saranno morbidi aggiungere la pasta.
Nel frattempo, nella padella in cui salterete la pasta, avrete sbriciolato e cotto a fuoco altissimo la salsiccia e avrete gettato il grasso che produce.
Friggete i porri leggermente infarinati nell’olio bollente, asciugateli con la carta assorbente e salateli.
Saltate la pasta scolata assieme ai porri bolliti assieme alla salsiccia e ai porri cotti nel burro. Fate attenzione a eliminare l’acqua di cottura quando la tirate su dalla pentola.
Servite assieme ai porri fritti.