Il riso non so perché io lo ami così tanto, in maniera smodata.
Negli ultimi anni la mia colazione al bar è fatta con un budino di riso, o una sfoglia di crema al riso o quando li fanno, perché nel bar dove vado non li fanno quasi mai ed è nella media locale comunale quello che li fa più spesso, un arancino.
Non so come mai mi sono accoppiato ed ho generato esseri così poco propensi a goderne. Non è che non lo mangino ma preferiscono altro. Se poi si parla di riso e non di risotto preferiscono il digiuno.
Ma il riso con l’olio ed il parmigiano è buonissimo, con un mezzo cucchiaino di aceto bianco a togliere la basicità, una macinata o due di pepe nero.
Riso al pomodoro però è da fare. È tanto che non facciamo risotti e non ho voglia di fare la pasta. Abbiamo due barattoli di pelati fatti da mia suocera e non voglio buttarli via.
- 270 grammi di riso carnaroli
- 1 cipolla rossa media
- 8 pelati con il loro liquido di vegetazione
- 10 pomodorini di quelli che rimangono nel frigo e ci si dimenticano li ad ammosciare. Se non ci sono nulla
- brodo vegetale
- olio extravergine
- parmigiano grattugiato
- 1 spicchio d’aglio
- basilico
Mettere a bollire il brodo assieme ai pomodori tagliati a metà. Metteteli solo se li buttereste perché troppo mosci da mangiare crudi.
Tritare finemente la cipolla e metterla ad appassire assieme a due cucchiai di olio.
Mettere a tostare il riso e quando sarà ben tostato sfumare con metà dei pomodori pelati frullati.
Portare quindi a cottura con il brodo e a metà aggiungere l’altro pomodoro.
Regolare di sale poi mantecare con il parmigiano e un generosissimo giro di olio, il basilico tritato finemente e una falda piccolissima di aglio schiacciato e tritato nel tagliere in modo da fargli perdere il forte.
Se volete aggiungete un po’ di peperoncino.