Anatra brasata

L’attesa non è null’altro che il risultato di una promessa che qualcuno ci fa. Ma spesso siamo noi a crearcele le attese su qualcosa o qualcuno.

L’impegno quotidiano nello studio, l’attenzione al voto e alla preparazione, la puntualità nella consegna dei progetti e le lodi di chi ti sta sopra e ti indica come un esempio da seguire hanno poco significato quando basi su tutto questo un progetto professionale e quindi di vita.

Se a questo non aggiungi l’aspetto sociale, l’attenzione alle relazioni e al parlare rischi di costruirti aspettative su cose che sono soltanto parziali e, scoccia dirlo, il merito costruito con fatica e sacrifici va a farsi benedire.

In quell’attesa allora che fai. Io cucino e mia moglie lavora di più, amici vanno a correre o si tuffano in piscina. Qualcuno si tuffa nel bicchiere.

E visto che avevo tempo potevo fare qualcosa che cuocesse a lungo. Un brasato.

Anatra brasata

  • 1/2 petto d’anatra
  • 1 noce di burro
  • 1 cucchiaio di olio
  • 1 carota
  • 1/2 costa di sedano
  • 1 piccolo porro
  • 1 cipolla piccola
  • 1 rametto di rosmarino
  • 1 rametto di timo
  • 1/2 bottiglia di vino rosso (Nebbiolo o Sangiovese. O fate voi)
  • sale e pepe

In una casseruola ben calda mettere il petto d’anatra dalla parte della pelle. Fate sciogliere tutto il grasso e rendete croccante la pelle.

Girate il petto e fatelo cuocere a fuoco medio rosolandolo dappertutto.

Quando è ben rosolato toglietelo e gettate via il grasso dell’anatra, aggiungete olio e burro e rimettete la carne.

Aggiungete le verdure pulite e tagliate in maniera piuttosto regolare ma non fine. Fate che si sentano a fine cottura.

Assieme aggiungete anche gli odori e fate appassire tutto il vegetale che avete inserito.

Unite il vino e alzate la fiamma. Fate spiccare il bollore ed evaporare l’alcol.

Evaporato che sia salate e aggiustate di pepe poi coprite con il coperchio e abbassate al minimo.

Deve andare per un paio d’ore o fin quando non diventerà facile “tagliarlo con un grissino”.

Io prima di spegnere tolgo e getto la pelle e giro il petto facendolo cuocere per qualche minuto anche da quella parte fin ora protetta.

Prima di affettarlo fatelo intiepidire poi fate delle fette alte almeno 1 centimetro.

Fate restringere un poco il liquido e cospargete la carne con i pezzi di verdura e la salsa.

Da accompagnarsi con lo stesso vino usato in cottura.

Dalla foto potete capire che è l’ora di affilare i coltelli.

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