Mia suocera in cucina è un personaggio strano, riesce a preparare capolavori utilizzando metodi che ogni cuoco alle prime armi comprenderebbe come errati (di più catastrofici) e a fare catastrofi seguendo per filo e per segno ricettari dettagliatissimi o ricette tradizionali codificate da secoli.
Queste acciughe sono una di quelle cose con le quali mi legò fortemente a sua figlia. Timoroso di non poterne più mangiare in un modo o nell’altro riuscì per anni a sfuggirmi rifiutandomi la ricetta; sempre in maniera garbata e sottile ma sfuggiva.
Adesso che da qualche anno ho sottoscritto il contratto di matrimonio e assieme abbiamo generato il nipote la ricetta è arrivata. Ma cerco di continuare a farle fare a lei quanto più possibile.
- 10 acciughe sotto sale
- mezza carota non troppo grande
- mezzo spicchio d’aglio
- un quarto di una cipolla non troppo grande
- un pezzetto piccolo di sedano
- prezzemolo
- olio d’oliva
- aceto di vino bianco
Lavare le acciughe sotto acqua fredda eliminando il sale.
Apritele e privatele di lische e interiora. Eliminate più lische possibile e appoggiatele sopra ad un canovaccio.
Quando le avrete pulite tutte sciacquatele un’ultima volta con l’aceto poi tamponatele velocemente.
Lavate e pulite le verdure e gli odori e tritarli finissimi. Come vedete dall’immagine sono proprio microscopici.
Usate il frullatore agendo a piccoli colpi. Devono essere finissime ma non purea.
Strizzate bene le verdure per eliminare la loro acqua di vegetazione.
Mischiate verdure e olio e mettete in un barattolo a strati con le acciughe.
Nel caso integrate con altro olio.