Se volete fare foto da professionista a casa rifatevi agli ottimi articoli di Francesco Zoffoli su Dissapore. Qui si parla di chiedere di poter far foto. E non è poco.
Io sono un timido, tendo a vergognarmi. Fare foto al ristorante però mi piace, mi ha sempre fatto piacere riguardare quello che ho mangiato. Di tanti piatti mi ricordo i sapori. Questo anche prima di arrangiare questo blog.
Mi serviva per confrontarmi con amici, per consigliarli e farmi consigliare. Vedere e far vedere, in certi casi, funziona molto.
Però, mi son sempre chiesto, è lecito fotografare questi affreschi culinari? Si arrabbiano se faccio foto dentro alla loro proprietà? Dentro ai fast food ti dicono chiaramente, se ti vedono, cose del tipo “Lei sta fotografando cose che non può fotografare. C’è il copyright. La smetta perfavore”. A me è capitato.
Onde evitare spiacevoli incomprensioni stavo zitto. Se mi vedono e non vogliono me lo dicono altrimenti continuo così.
Andava a finire che durante tutta la cena, o il pranzo, io stavo a rubare foto chiedendo a chi era con me di farmi da palo. Un’angoscia opprimente accompagnava tutto il pasto. Almeno il mio pasto perchè spesso chi doveva farmi da palo se ne sbatteva altamente.
Gli scatti rapidissimi spesso, come è possibile vedere nelle foto in basso, erano sfocati o mossi, fuori fuoco o scuri, sgranati o sovraesposti.
Strumenti inadeguati per giunta. Ma mica si può allestire un set fotografico sul tavolo. Si fa con quel che c’è.
“Il cameriere si è allontanato?” zac… “Maledizione mi ha visto qualcuno?”. Nei luoghi più silenziosi quel zzzzzzzz dell’apertura dell’obiettivo della macchinetta tascabile.
Il flash dimenticato. Ma come si fa in locali abbastanza scuri come potevano essere, in alcune delle foto sotto, il Canto di qualche anno fa o Casa Grugno? Un lampo e finirete di cenare nell’imbarazzo totale.
Quello che faccio ora io è questo e penso che molti facciano così: a quel paese la timidezza e chiedete a chi è in sala, individuate magari il soggetto che vi incute meno timore, “È un problema se faccio foto ai piatti?”. Fino ad ora nessuno mi ha mai detto “Non si azzardi che la sbatto fuori” e nemmeno più pacati “Preferiamo di no”. Ognuno mi ha lasciato fare.
Naturalmente nessun flash, limitatevi a fare due o tre scatti per scongiurare la possibilità delle foto mosse. Una buona ci sarà. Magari spostate il vostro corpo se copre la luce o al limite i piatti sul tavolo ma non troppo. Tutto da seduti, non vi alzate per carità.
Spesso basterà un programma di elaborazione fotografica per aggiustare alcuni dei possibili errori.
Altra cosa. Fare foto al ristorante se proprio ne avete bisogno ve lo dovete imporre. Prima di entrare ripetetevi “Voglio fotografare ogni piatto” altrimenti rischiate, come nelle foto sotto, di fotografare piatti iniziati o finiti.
Ci vuole molta forza di volontà.