A me il Castelmagno non piace, ma proprio per niente. Quelli che ho assaggiato nel corso del tempo, produttori e stagionature, hanno un sapore troppo leggero e una consistenza insopportabile per la mia bocca. Ma ho provato soltanto prodotti di stagionatura breve.
Un incrocio tra una saponetta e un pezzo di gesso. Ti si sgretola in bocca e ti sabbia tutto lasciando un sapore delicato in bocca. E con quello che costa quella consistenza non la sopporto.
Però quando lo sciogli diventa fantastico. Si amalgama e si fonde perdendo tutta la sua gessosità e accentuando con il calore la sua finezza. Il fatto di non essere, da giovane, eccessivamente salato lo fa risultare perfetto per mantecare risotti dove il formaggio deve essere di accompagnamento ad altri profumi.
Ho un pusher. Mi procura tartufi nei periodi in cui sono meno costosi. Non è una sua scelta lo chiedo io. Scorzone e bianchetto sono i più frequenti, gli altri il mio portafoglio non se li può permettere.
Per 2 persone più il bambino:
- 240 grammi di riso carnaroli
- 120 grammi di Castelmagno giovane
- 30 grammi di burro (ma è indicativo e dipende dai gusti)
- Brodo di carne leggero (o anche vegetale ma sempre leggero)
- 30/40 grammi di Tartufo bianchetto
Sciogliere un terzo del burro e farci tostare il riso.
Portare a cottura con il brodo di carne bollente.
Nel frattempo sbriciolare il Castelmagno avendo cura di recuperare il sotto crosta che è più saporito.
Tritare un terzo del tartufo finemente, o grattugiatelo.
A fine cottura del riso mantecare fuori dal fuoco con il burro rimanente, il Castelmagno ed il tartufo tritato.
Lascia riposare qualche minuto e servite grattugiando sopra al riso il tartufo rimasto.
Penso che le grattugie microplane siano le più adatte per grattugiare i tartufi al meglio (questi tartufi, per gli altri non so).