Quel leggero giramento…

Ufficio nuovo in una zona della mia città che non conosco bene. Quindi è di rigore l’esplorazione delle vie alla ricerca di qualcosa di commestibile per il pranzo.

Il quartiere è densamente popolato da persone provenienti da molti paesi del mondo ma la netta predominanza è indiana e pakistana quindi abbondano i locali dove mangiare kebab e altri cibi speziati.

La ricerca è quotidiana ed i giudizi implacabili. Le varianti, spesso, sono minime ma in alcuni casi le sorprese sono piacevoli. La più recente è questa rosticceria di cucina pakistana-indiana.

E già questo mi mette in uno stato d’animo favorevole, l’andare oltre i confini che la storia ha posto e che, spesso purtroppo, non riguardano la gente.

E si mangia anche bene, la scelta delle verdure non è ampia come da altre parti ma è possibile trovarvi tandoori, curry, salse particolari e tanti altri alimenti preparati con attenzione in una cucina pulita.

Il primo giorno ho sperimentato la focaccia che è cotta al momento e farcita abbondantemente. L’ultimo un piatto monumentale di pollo tandoori con verdure e salse. Da bere una bottiglietta di acqua aromatizzata e zuccherata in bottiglietta dalla forma sinuosa.

Al momento di pagare il conto, alla richiesta di cinque euro da parte del signore comincia il giramento. Anzi, i giramenti.

Il primo è dovuto al fatto di aver mangiato per lunghi anni a prezzi esosi dei cibi mediocri in porzioni omeopatiche.

Il secondo è per essermi reso conto, e non sono in grado di spiegarmelo, come sia possibile che una bottiglietta di acqua aromatizzata e zuccherata possa costare la metà di un quarto di pollo. Pollo cattivo? Ne ho mangiati di migliori ma anche di peggiori in luoghi più chic. Sfruttamento del lavoro minorile? Il figlio era li e sparecchiava e poi tornava a giocare sul computer.

Tornerò li ma non prenderò più (le parole di un uomo scrivile nel vento o nell’acqua che scorre) la bevanda citata. Risparmierò o prenderò una birra. Che è meglio.

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